Il corpo

Oggi si assiste a una forma di idolatria del corpo, che però viene visto in maniera isolata, come se fosse una parte a sé, e non un tutt’uno con la persona integrale, che è Spirito, anima e corpo.
Così il corpo viene esposto in ogni modo, come strumento di godimento o di seduzione o di autoaffermazione o di dominio o di sfruttamento o viene mercificato e messo in vendita o fatto oggetto di scambio. Oppure viene profanato con l’abuso sessuale o fatto oggetto di violenza fisica, oppure viene considerato un qualcosa da usare come pezzo di ricambio (pensiamo alle migliaia di bambini e ragazzi che scompaiono e che vengono venduti per estrarne vari organi da trapiantare).
Il peccato opera questa scissione profonda nella persona, che non viene vista più nella sua totalità, così come l’ha creata Dio. Il diavolo è per sua natura “colui che divide”.
Nella visione della fede il corpo è la manifestazione visibile della persona, che è inabitata da Dio e che quindi è chiamata ad esprimere questa presenza. Così le nostre membra diventano strumento di amore, di solidarietà, di comunione, di giustizia, di bene. Come ci ricorda l’Apostolo Paolo, noi siamo chiamati a glorificare Dio con tutto il nostro essere, con tutto il nostro corpo.
“Qualunque cosa fate, fatela per la gloria di Dio”.
La salvezza non riguarda solo la nostra anima, ma la nostra persona nella sua interezza: spirito, anima e corpo. Per questo il nostro corpo è destinato alla gloria, a essere piena trasparenza della presenza luminosa di Dio.

Padre Giuseppe Licciardi

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