Abbracci, abbracci e ancora abbracci

La prima forma di comunicazione ricevuta venendo al mondo è stata quella che è passata attraverso l’abbraccio.
Il neonato… il bambino percepisce il mondo intorno a lui attraverso il contatto fisico delle braccia della madre grazie al quale oltre a sentirne l’odore, ne sente la sua energia, il suo flusso, il suo calore e amore. Appena nato infatti, il piccolo viene messo a contatto con la madre, nel suo petto: il battito cardiaco che il piccolo sente, pare lo tranquillizzi una volta entrato nel mondo di fuori.
Attraverso le mani, attraverso le carezze, attraverso le braccia che lo sostengono egli cresce sicuro. Da quel momento e sempre dunque ricerchiamo il ricordo di quell’abbraccio: quell’abbraccio che dà sicurezze, che da sostegno, che ci accoglie, ci avvolge, ci consola… ci ricarica… ci fa sentire vivi, presenti, importanti, accuditi.
Ogni abbraccio ci rimanda al nostro bambino interiore che sente attraverso le braccia tutto il calore tutta l’energia e tutto L’amore di chi lo stringe.
Tutto si può fingere: ma un abbraccio sincero non si può simulare: un abbraccio è scambio di flusso energetico e se è finto, il flusso Non passa!
Abbiamo bisogno di abbracci: in un mondo dove comunicare è diventato facile quanto meccanico abbiamo bisogno di tornare all’unica e vera forma di comunicazione: ABBRACCIAMOCI…non dimentichiamoci che siamo energia… lasciamola fluire!!!!
Un caloroso abbraccio a tutti!!
Tea Fabiana

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