Leggo da un settimanale e riporto la lettera che una lettrice invia al giornale.
Si tratta di una donna di poco più di quarant’anni, sposata felicemente e madre di due splendidi bambini.
Un rapporto col marito vissuto in una maniera appagante; una vita professionale carica di soddisfazioni; insomma una coppia apparentemente perfetta.
L’estate scorsa, durante una vacanza al mare, ecco che avviene il patatrac.
I due conoscono un’altra famiglia di coetanei e nasce una naturale amicizia. Si sa come vanno le cose in vacanza: si comincia a frequentarsi, si condividono le giocate a carte, qualche pasto insieme. Insomma tutto normale apparentemente.
Solo apparentemente perché pian piano la simpatia si trasforma in qualcosa di più e l’aria malandrina della vacanza e degli scollacciamenti estivi fanno il resto.
L’altro uomo con sguardi, apprezzamenti, sottintesi, fa capire alla nostra protagonista che ha un interesse per lei scatenandole in questo modo sensazioni che lei “credeva di avere perduto per sempre”.
Cito direttamente dalla lettera: “ Sensazioni piacevolissime che avevo avuto da ragazza e che adesso scatenavano in me desideri incontrollabili. Mi dicevo che non era vero, sminuivo i segnali che percepivo chiaramente e senza rendermene conto mi aprivo sempre di più. Lo sapevo ma facevo finta di niente: desideravo fare l’amore con lui.
E lo abbiamo fatto, in una cabina a pochi metri dai nostri coniugi che chiacchieravano ignari.
Devo confessare che è stata una emozione stupenda, anche se l’avevamo fatto senza un briciolo di sentimento, solo per il gusto della trasgressione e dell’avventura”.
Subito dopo l’emozione e l’adrenalina suscitata dalla trasgressione, quando i sensi sono tornati sotto il dominio della ragione, ecco che lei non riesce più a guardare gli occhi del marito. Il senso di colpa diventa insopportabile e si chiede se è il caso di confessare tutto al marito pur avendo paura della sua reazione.
Sono storie molto più frequenti di quello che pensiamo. Come vivere tra l’incudine e il martello della paura della reazione del marito e il dolore lancinante che emerge quando guarda il marito o i figli?
Non vi diciamo quello che ha risposto la redazione del giornale. A che serve. Ognuno ha la propria opinione dettata per lo più dalla struttura morale della propria vita e dalle esperienze che si sono vissute.
Voi che fareste?
E mentre ci pensate, riflettete su quali possono essere le cause di questa e altre mille trasgressioni simili che ormai sono l’ordinario nella vita di moltissime coppie… anche cristiane. Quali i motivi, le soluzioni, le attenzioni che una coppia dovrebbe mettere in atto per evitare di cadere in queste trappole.
Saverio Schirò
Non so cosa sia più giusto. A volte si preferisce dire la verità (anche se questa è molto amara) solo per scaricarsi la coscienza e non per rispetto verso l’altro partner.
Se voleva farlo ha fatto bene! Sarebbe stato peggio innamorarsi di un altro uomo e continuare a stare con il marito..