La guarigione miracolosa

Si racconta di un uomo che da mesi e mesi era ammalato e nessun medico era riuscito a guarire.
Un giorno lo va a visitare un amico: «Eh, amico mio, avete preso tante medicine senza nessun risultato. Volete guarire? Dovete prendere un decotto fatto col legno della santa Croce e vedrete che miracolo!»
L’ammalato gradì quel consiglio ma non sapeva come recuperare un pezzetto di legno santo.
«Posso pensarci io» lo confortò l’amico «conosco una chiesa fuori città dove è custodito una reliquia della Croce. Basterà dare una “mancetta” al sagrestano e il gioco è fatto».
Il povero malato ne fu felice. Prese tutto il denaro che aveva e lo diede all’amico raccomandandogli di non indugiare nella missione.
Così fu fatto. L’uomo uscì, si recò al porticciolo, tagliò una scheggia di legno da una vecchia barca abbandonata e la serbò in un fazzoletto bianco. Alcuni giorni dopo si recò dall’amico e, raccontandogli le peripezie che aveva dovuto compiere per ottenere quella scheggia, gliela pose in mano.
«Oh, che gran favore che mi hai fatto!» escalmò. Ringraziò l’amico, diede il legno alla moglie che ne facesse un decotto, e quando fu pronto lo bevve con grande devozione.

Nel giro di qualche giorno il miracolo era compiuto e l’uomo risanato. Convocò l’amico per ringraziarlo ancora, ma quello, ridendo a crepapelle gli confidò l’inganno prendendolo in giro per la creduloneria.
Lui non si scompose affatto, anzi lo abbracciò fortemente e gli disse: «Ti devo ringraziare lo stesso, amico mio, perché è grazie a te che sono guarito. Vedi, Fidi salva, no lignu di varca (è la fede che mi ha salvato, non il legno della barca».

I miracoli esistono? Sì, sono quelli che la nostra fede sa suscitare. La vita è un miracolo.

liberamente tratto da G. Pitré, Medicina popolare siciliana

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