Un uomo raccontò che sua moglie, insieme ad altre donne della parrocchia, stava partecipando ad un corso che mirava al miglioramento personale. Una sera, tornando a casa dopo il corso, la moglie gli chiese di elencare le sei cose che secondo lui l’avrebbero aiutata ad essere una sposa migliore.
La richiesta lo lasciò sbalordito. A dire la verità, non avrebbe avuto problemi a mettere giù un elenco di cose che avrebbe voluto fossero diverse in lei. E naturalmente era convinto che anche lei sarebbe riuscita ad elencarne almeno un centinaio da cambiare in lui.
Con questi pensieri si guardò bene dal rispondere alla domanda della moglie. “Lascia che ci pensi su, ti risponderò domattina” le disse.
La mattina seguente, si alzò prestissimo, telefonò al fiorista e ordinò sei rose rosse da consegnare alla moglie con un biglietto. Quando la moglie si vide recapitare il fascio di rose rimase sorpresa. Aprì il biglietto e lesse:
“Non riesco a farmi venire in mente sei cose in te che vorrei diverse. Ti amo così come sei“.
Quando la sera lui rientrò a casa, trovò la moglie ad aspettarlo davanti alla porta con le lacrime agli occhi, tanto era pazza di felicità.
Tutti potremmo essere migliori di quello che siamo, tuttavia pretendiamo che siano gli altri a cambiare. L’amore, invece, non riconosce difetti, al massimo riesce perfino ad amarli.
