Il pane pulito del falegname

Il cuore mio si colma d’esultanza
ed emozione quando nel Vangelo
leggo la gente semplice del popolo
chiamar Gesù “Figlio del falegname”,
figlio di uno di loro, un uomo onesto
che si guadagna il pane col lavoro
duro delle sue mani e col sudore
della sua fronte, figlio di Giuseppe.
Così Gesù fin da bambino apprende
la legge del lavoro e dell’impegno
quotidiano, così da provvedere
alle necessità della famiglia.
Gesù mangia del pane, frutto buono
delle callose mani di Giuseppe,
ed ogni giorno alla sua scuola impara
le varie abilità del falegname.
A Nazaret Gesù, per ben trent’anni,
visse sotto lo sguardo di quel padre,
in una casa che grondava amore.
Il pane che mangiava profumava
dell’odore del legno lavorato,
dell’onesta fática quotidiana
delle mani virtuose di suo padre.
Ogni giorno Gesù s’alimentava
di quel pane pulito di fática,
di bei rapporti umani solidali,
di competenza, dignità, rispetto,
d’amicizia sincera e premurosa.
Quel pane aveva pure la fragranza
delle mani gentili ed operose
della sua mamma, che lo preparava.
Maria, del falegname dolce sposa,
il grano triturava tra le pietre,
lo rendeva farina e l’impastava
con l’acqua della fonte, l’olio e il sale;
poi lo poneva a cuocere nel forno
e l’offriva croccante e profumato
ai suoi tesori, il figlio e il caro sposo.
Ecco il sano alimento che nutriva
il corpo, il cuore, l’anima e lo spirito
di Gesù che cresceva a vista d’occhio,
pien di forza, di grazia e di saggezza
davanti a Dio e agli uomini, sereno.
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Ancor oggi sentiamo il bel profumo
di quel pane pulito che Giuseppe,
il falegname, offriva al suo figliolo:
ne abbiamo desiderio e nostalgia.
Nessun padre s’azzardi di portare
il pane sporco della corruzione,
della disonestà maleodorante,
di ricatti, raggiri e incompetenze,
ed offrirlo ai suoi figli in nutrimento.
Nessuno porti mai nella sua casa
pane sporco di sangue e di violenza,
d’infame sfruttamento e ladrocinio,
e di rapporti umani degradati,
privi di dignità e di rispetto.
Quel pane sa di sporco e di veleno
e inquina il corpo, l’anima ed il cuore.
Non date questo pane ai vostri figli,
ma il pane che Giuseppe, il falegname,
con cuore puro offriva al suo Gesù.

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