Il mendicante e il re

Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo sentiero del villaggio,
quando in lontananza mi apparve il tuo aureo cocchio, simile ad un sogno meraviglioso.
Mi domandai: chi sarà mai questo Re di tutti i re?
Crebbero le mie speranze, e pensai che i giorni tristi sarebbero ormai finiti;
stetti ad attendere che l’elemosina mi fosse data senza doverla chiedere,
e che le ricchezze venissero sparse ovunque nella polvere.

Il cocchio mi si fermò accanto;
il Tuo sguardo cadde su di me, e Tu scendesti con un sorriso.
Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita.
Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano destra dicendomi: “Che cos’hai da darmi?“.
Ah, quale gesto veramente regale fu quello di stendere la Tua mano per chiedere l’elemosina ad un povero!
Esitante e confuso, trassi lentamente dalla mia bisaccia un chicco di grano e Te lo porsi.
Ma quale non fu la mia sorpresa quando, sul finire del giorno,
vuotai a terra la mia bisaccia e trovai nell’esiguo mucchietto, un granellino d’oro!
Piansi amaramente per non aver avuto cuore di darTi tutto quello che possedevo…

Tagore

Chi ha speso, ha consumato;
chi ha raccolto, ha perduto;
ma chi ha dato, ha messo in salvo per sempre i suoi tesori.

Inayat Khan

 

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