Sono molti coloro che hanno provato a leggere la Bibbia ma poi vi hanno rinunciato perché troppo difficile, lunga e noiosa. Eppure è detta parola di Dio! Ci vuole un metodo? No. Solo piccoli accorgimenti per valorizzare la lettura. Ecco alcuni consigli utili.
Dal punto di vista pratico suggerirei di dedicarsi alla lettura della Bibbia quotidianamente e possibilmente in un luogo appartato e silenzioso dove è possibile mettersi in atteggiamento di preghiera: già, perché la lettura deve essere in primo luogo un momento di riflessione e preghiera.
Non occorre tantissimo tempo, meglio cominciare a poco a poco, e preferibilmente non leggere molte pagine tutte insieme ma poche pagine, meglio ancora pochi versetti, alla volta soffermandosi in silenzio a “masticare” quelle parole per meglio farle proprie.
Si potrebbe leggere la Bibbia di continuo, dal primo libro fino all’ultimo, ma io non lo consiglierei: risulterebbe una lettura pesante e spesso inconcludente. Dal momento che la rivelazione è unica in tutto il libro, ed quello che ci interessa, suggerirei di cominciare con il Nuovo Testamento che è il compimento della rivelazione con Gesù Cristo ed alla cui luce tutto il messaggio si fa chiaro.
Meglio iniziare dal Vangelo di Marco che è stato il primo ad essere stato scritto.
Quando dalla lettura si è colpiti o confortati da un pensiero, vale la pena fermarsi e sostare un po’ in meditazione e proiettare l’insegnamento recepito nella vita personale o familiare o sociale. Si tratta di integrare nella vita la proposta di salvezza della Scrittura. In tal modo sarà gradualmente possibile assimilare il messaggio della Parola di Dio. Essa diventerà lampada per i nostri passi, luce sul nostro cammino.
Se ci imbattiamo in qualche citazione dell’Antico Testamento, può essere utile approfondirla leggendo per intero il passo in questione prendendo così dimestichezza anche con quei libri.
Non bisogna scoraggiarci se non si riesce a comprendere tutto e subito.
La pedagogia di Dio ha permesso che per millenni si conoscessero solo verità di fede parziali e piano, piano si è giunti ad una rivelazione più approfondita (ma mai completa, perché la Parola di Dio non si esaurisce mai!) e non saremo certo noi a bruciare le tappe pretendendo di cogliere tutto e subito! Ci vuole pazienza e amorevolezza: occorre guardarsi dall’ostacolare l’opera della Rivelazione in noi. Per salire su una scala, si fa uno scalino per volta. Bisogna fare lo stesso con la Parola di Dio. La lettura della Bibbia effettuata con semplicità e fede illuminerà la nostra vita a poco a poco di una luce che si farà ogni giorno più chiara.
È preferibile evitare di aprire la Bibbia a caso o saltando da un testo all’altro cercando risposte a quesiti o dubbi esistenziali, come se il libro sacro fosse una sorta di cabala o di oroscopo. Meglio scegliere un Libro, facendosi magari consigliare da persona idonea e terminalo prima di passare a un altro. Davanti a dubbi o quesiti, condividerli con fratelli spiritualmente più esperti, chiedere aiuto a testi autorevoli e soprattutto a sacerdoti preparati che sapranno dirigere i nostri passi alla ricerca della giusta interpretazione.
Ma soprattutto fate domande al testo sacro, fate domande ai vostri sacerdoti, fate domande a voi stessi, continuamente, evitando, per quanto possibile di darvi o accettare risposte definitive: una domanda è un cuore ed una mente aperti, una risposta è un orizzonte chiuso.
Bene, vi auguro che procedendo nella lettura delle pagine sacre possiate toccare con mano l’amore e la fedeltà di Dio nei vostri confronti e dal vostro cuore nascere una risposta d’amore verso questo Dio-Padre.
Buona lettura
Saverio Schirò
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