Una vicenda accaduta in Provincia, e non importa quale, dove una giovane moglie trentaquattrenne, un po’ per gioco un po’ per il sospetto di tradimento del marito trentottenne, decide di metterlo alla prova. Crea un profilo Facebook fasullo (uno dei tanti, penserete!) spacciandosi per una biondona disinibita e aperta ad ogni esperienza erotica. Qualche foto accattivante raccattata sul Web, falsi amici recuperati nel mondo equivoco degli scambisti e dei personaggi disponibili al sesso facile e il gioco ha inizio: la nostra amica è disponibile a nuove conoscenze!
La proposta di amicizia, ovviamente, viene inoltrata al marito che si vede contattato da “tanta grazia” e naturalmente accetta. Da lì a poco, la conoscenza si fa più personale, più intima, poi più trasgressiva sino a trascendere in una relazione sessuale virtuale vera e propria. Per lo meno così la immaginiamo dal momento che nessuno ne è stato testimone.
Un po’ come i servizi passati in TV che ricalcano un cliché sempre identico dove tantissime ragazze incappano più o meno inconsapevolmente in storiacce simili.
Qui la vittima (chiamiamola così) è il marito, trascinato dentro questo vortice di pornografia da cui difficilmente si viene fuori.
La nostra amica non si è limitata a sputtanare il marito attraverso la manifestazione virtuale di un tradimento consumato a parole, ma lo ha coinvolto nel mondo reale invitandolo ad un incontro a tre in un Bed & Breakfast nella vicina città. Esatto, un triangolo! ed il terzo uomo doveva portarlo il marito.
L’incontro è stato organizzato nei minimi particolari: lei si sarebbe fatta trovare in camera già in abiti provocanti, tutti in maschera per rendere più intrigante la cosa (l’avrebbero tolta alla fine, avevano pattuito), un ambiente in penombra e musica di sottofondo. Tutto secondo un programma probabilmente immaginato e fantasticato nel corso delle chat.
Il marito si è presentato con l’amico collega, che lei conosceva bene, e il rapporto a tre è stato consumato nei modi più sfrenati che si possono immaginare. Alla fine l’amara sorpresa: dall’orgoglio di una conquista fatta, il marito infedele si è ritrovato tradito in diretta, e per giunta dal migliore amico. Proprio una specie di classica telenovella porno.
Cosa sia successo dopo è facile immaginarlo: liti, insulti, accuse e l’amico che ha dovuto fare da paciere (ormai era abituato a mettersi tra i due!); separazione, risolini e occhiate maliziose in paese dove lo scandalo era trapelato attraverso il web.
Quello che fa riflettere non è solo la facilità di lasciarsi andare a storie simili, contraddistinte da uno squallore allucinante: sesso facile, sesso occasionale, sesso che non esprime nulla tranne un certo malessere che viviamo nella incapacità di comunicare e stare insieme senza un secondo fine. Fanno meraviglia piuttosto i commenti letti sui Social network che inneggiavano alla genialità della signora e la considerano una specie di eroina.
Certo a caldo è questa la prima impressione e tutti ridiamo un po’ compiaciuti ed un po’ complici dell’inganno, ma poi a ben pensarci ci accorgiamo che, ammesso che sia una storia realmente accaduta, per smascherare il tradimento non era necessario lasciarsi andare e consumare per davvero la sordida performance sessuale. Una volta in camera, e con l’amico, una volta lasciati nudi nel letto, bastava semplicemente farsi riconoscere per svergognare il marito senza compromettersi sessualmente. E invece: lui da traditore è diventato un cornuto ufficiale, ma lei, di fatto, si è dimostrata una…
Saverio Schirò