Nel momento in cui si forma una nuova famiglia cristiana, Dio inizia a intrecciare le sue dita per tessere la trama della vita dei due nuovi sposi che dinnanzi a lui si promettono amore eterno.
Quando si sceglie di voler condividere la propria vita con un’altra persona, la nostra stessa vita viene stravolta, cambiano le abitudini, le aspettative e a volte modifichiamo anche il nostro modo di pensare.
La Famiglia è il nucleo principale della nostra esistenza dove si formano le coscienze, dove si impara ad amare, a dialogare e all’interno del quale tutte le nostre scelte verranno orientate. È davvero il punto di partenza del percorso di ognuno di noi.

Condividere tutto con un’altra persona non è sempre facile.
A volte ci si trova a confrontarsi con una realtà che magari non è proprio quella che ci si aspettava; ci si trova di fronte alle incomprensioni, ai fallimenti, a credere che ciò che si vive porterà lontano dalla promessa fatta.
L’amore dell’uomo non è mai perfetto. L’uomo nella maggior parte dei suoi giorni è egoista e tentare di risolvere i problemi con le sole forze umane non è una strada percorribile.
Solo la presenza di Dio nell’amore tra due persone può donare quell’equilibrio che non sarebbe possibile raggiungere senza la condivisione con lui.
La Famiglia quando è cristiana riesce a superare qualsiasi ostacolo.

Personalmente prima di sposarmi avevo la stolta convinzione che il matrimonio fosse solo serenità, gioia e divertimento.
L’amore, invece, è anche sacrificio.
Posso dire di aver fatto tante rinunce in nome di quell’amore che provo per chi ho scelto di avere al mio fianco. Alcune di queste le ho fatte amorevolmente, per incontrarmi a metà strada con chi ha deciso a sua volta di offrirmi il suo cuore; per altre, invece, mi sarei aspettata un passetto in avanti verso di me ed a volte ne sento ancora il peso. È vero non è sempre facile.
È sempre presente nella mia mente una frase che ho visto tanto tempo fa stampigliata su di un’immagine della Sacra Famiglia, forse la frase più bella che ho letto nella mia vita e che subito è entrata a far parte del mio bagaglio emozionale come un insegnamento: “La Famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore”.

Quando vedo mio figlio e mio marito mentre trascorrono del tempo insieme, tutte le possibili preoccupazioni si annullano e nulla mi trasmette così tanto amore.
Il mio bimbo è molto piccolo ma fino ad ora sono riuscita ad insegnargli le cose importanti per la sua età: mangiare da solo, rialzarsi quando cade senza piangere ogni volta, andare sul triciclo, fare il segno della croce con le sue manine.
Mi piace portarlo in Chiesa con me la Domenica, è il nostro appuntamento al quale non voglio mancare perché so che questo contribuirà a renderlo una persona migliore.
Vorrei che, una volta adulto, avesse sempre vivo un caro ricordo di me e suo padre insieme.

Un matrimonio basato sull’amore significa per me condurre la propria vita al cospetto di Dio: la complicità, il rispetto reciproco, la comprensione, ma soprattutto presentare i nostri limiti a chi, come un Padre per un figlio, desidera rendere la nostra vita più semplice. Presentare le nostre preoccupazioni a Dio ci permetterà di guardare avanti.
Nelle difficoltà, pensare di mettere fine ad un rapporto non è sempre una scelta coraggiosa. Io credo che il coraggio reale sia altro: avere la forza di affrontare i problemi mettendosi in discussione in prima persona; rinunciare all’orgoglio per ciò che in cui si è creduto con tutto il cuore.
Si sbaglia è vero ma, in assenza di cause davvero gravi, vale la pena provare a tenere vive le convinzioni d’amore che hanno mosso le nostre scelte.
La bellezza del matrimonio e della famiglia consiste nel donarsi liberamente, sacrificando anche se stessi se necessario per i propri affetti.
Il nostro caro Papa Francesco ci indica teneramente la strada con le sue parole “Nel matrimonio ci si dona completamente senza calcoli né riserve, condividendo tutto, doni e rinunce, confidando nella Provvidenza di Dio… È un’esperienza di fede in Dio e di fiducia reciproca, di libertà profonda, di santità, perché la santità suppone il donarsi con fedeltà e sacrificio ogni giorno della vita!”.

Tiziana D’Antoni

2 COMMENTI

  1. Bellissimo articolo, complimenti. Chiaro, semplice e vero. Hai dipinto la vita familiare per quello che veramente dovrebbe essere. Hai ragione nel dire che la cosa più bella che puoi donare a tuo figlio è la visione di un padre e una madre sempre insieme

    • Ciao Serafina e grazie per il tuo commento. Ho provato a scrivere per come sento l’argomento, anche se mi rendo conto che a volte si vivono situazioni ben più grandi di noi, ma come hai fatto “risaltare” anche tu, i figli danno tanta più di quella forza che crediamo di avere.. a presto

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