Dei valori giusti, quelli “importanti” da trasmettere ad un figlio non ho mai avuto alcun dubbio.
Questo fino a qualche settimana fa quando il notiziario ha trasmesso una storia, che più di tante altre, ha riempito il mio cuore di tristezza, facendo un po’ vacillare le mie certezze.
La storia è quella di un ragazzo messicano di 14 anni, Antonio de Jesus Lopez Monje, la cui vita è stata interrotta da un gruppo di ragazzi che si è scagliato contro di lui all’uscita della scuola.
L’ennesima vittima di “bullismo”!
Dopo 16 lunghi mesi, passati tra numerosi interventi chirurgici e profonde ferite inflitte nel corpo e nel cuore, i genitori di Antonio hanno deciso di rinunciare anche alle ultime speranze alle quali si erano aggrappati per scegliere di esaudire l’ultimo desiderio del loro figlioletto amato…trascorrere gli ultimi giorni della sua vita in riva al mare.
Non so perché ma la storia di questo ragazzo mi è entrata nella mente e nel cuore e non è voluta più andar via!
Mi sono chiesta quali siano stati i valori che i genitori di Antonio hanno desiderato trasmettere al proprio bimbo ormai adolescente. Forse sono gli stessi dei quali io ero fermamente convinta e che adesso tra i miei pensieri trovano un po’ di incertezza?
Mi sono trovata tante volte a sentirmi dire, ascoltando storie di questo genere, con tono quasi di rimprovero: “…. Insegna l’amore a tuo figlio, il rispetto per il prossimo e poi vedi cosa succede!”
Nell’indicare ad un figlio la strada giusta da percorrere si commettono tanti errori, seppur in buona fede…
Si sbaglia quando per paura che il proprio figlio si possa far male non lo si lascia correre. Quando i discorsi rivolti al figlio diventano “monologhi”. Quando non gli si insegna a difendersi o quando si tenta di insegnarglielo con “troppa convinzione” e alla fine si ha sempre una grande responsabilità perché più di ciò che desideriamo realmente trasmettere, trasmetteremo ciò che realmente siamo!
E’ bello pensare che i tanti ragazzi volati in cielo così prematuramente, strappati dalle braccia amorevoli di chi li ha tanto amati, ora si trovano avvolti nel tenero abbraccio della nostra Mamma Celeste che li tiene stretti a sé colmando il loro cuore di ogni bene!
Chi è lasciato in terra a continuare il cammino della vita senza il proprio “bimbo” è inconsolabile!
Solo Dio può donare un po’ di pace a questi cuori.
Sarebbe difficile, se non impossibile, spiegare alla mamma di Antonio che lei non ha nessuna colpa per quel che è accaduto a suo figlio e che forse i ragazzi che hanno provocato questa triste vicenda non hanno seguito l’insegnamento della loro mamma, forse non l’hanno avuta neanche una mamma o semplicemente magari qualcuno ha pensato fosse giusto far credere loro che potevano “vincere” il mondo con la forza piuttosto che con l’amore.
Tiziana D’Antoni