Perdonare

A chi non è capitato di trovarsi nella situazione di dover perdonare qualcuno per un torto ricevuto? Spessol’offesa è talmente grande da essere combattuti opeggio non volere avere più a che fare con chi ti ha causato tale dolore.
L’essere offesi, calunniati o altro, procura dolore, tristezza e rabbia. Ci si sente amareggiati, malinconici, non ci si dà pace per quello che è successo. Una lite con chi, magari, ti era particolarmente vicino, con tuo fratello, tua sorella, tuo padre il tuo più caro amico.
Cosa fare allora, come perdonare?
Ci può aiutare cominciare a fare un esame di coscienza. Metterci magari in discussione per stabilire se l’offesa subita penda solo da un lato. Cercando di comprendere, se è possibile, quelle che possono essere state le cause le motivazioni di chi ti ha offeso.Bisogna anche riconoscere eventuali propri errori che possono aver contribuito a ricevere tale torto.
Questo insieme di considerazioni può agevolare la concessione del perdono.
Non è facile, spessola rabbia e la tristezza sono tali da farti stare male ed a volte non scompaiono del tutto anche se si è già disposti a perdonare.
Perdonare è un gesto di amore. Anche per se stessi. Dovremmo perdonare anche noi stessi per avere permesso all’altro di farci del male. Non dimentichiamo che gli altri ci trattano come noi permettiamo loro di trattarci. In questo senso l’offesa ed il relativo perdono possono rappresentare una occasione di crescita personale perchè quello che è accaduto non si verifichi più.

Serafina Stanzione

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