Papa Francesco

 “Habemus papam”!

”Ecco come la sera del 13 marzo, molti  gruppi di cristiani, radunati a Piazza San Pietro cantavano festosi alla vista della fumata bianca che fuoriusciva dal camino della Sistina, che annunciava l’elezione del Papa.
Gran festa tra i fedeli alla notizia che il nuovo Pastore della Chiesa Cattolica è  Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, nato nella capitale argentina,  ma originario di Bricco Marmorito di Portacomaro, in Piemonte, dove sono nati bisnonno e nonno.
Umile e vicino ai poveri, il nuovo Pontefice ha preso il nome del poverello d’Assisi “Francesco”
“Papa Francesco”, suona davvero bene questo nome, come bene e dolce suona il nome di  ”San Francesco”che tutto il mondo cristiano onora e il non cristiano guarda con ammirazione. Profonda stima ed emozione per quest’uomo che nonostante la sua alta carica, nella sua città si sposta in metropolitana e viaggia con voli low cost per non sprecare ciò che può servire a chi non ha nulla. Amico dei poveri e abituato a vivere in semplicità, mangiando ciò che da solo si è cucinato e guardando sempre a chi è più sfortunato di lui.
Diciamo che il  265° successore di Pietro,  pare davvero un uomo di Dio, un uomo di preghiera, ed è con la preghiera che ieri sera ha cominciato la sua carica pontificia, chiedendo in primo luogo di pregare per lui, per la sua difficile missione, che ha detto umilmente di essere quella di vescovo di Roma, sentendosi forse troppo piccolo per dirsi “Papa” e dicendo che il dovere del Conclave era, appunto, di dare un vescovo a Roma e che i suoi fratelli cardinali pare siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo.

Serafina Stanzione

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