Lettera a mio figlio

scrivere-un-libro-autobiografico-e1358352829666Una lettera tratta dalla Bibbia indirizzata a Tobia dal padre,
prima della partenza alla ricerca della moglie.
E’ molto bella e molto attuale.
Dovrebbero farne tesoro i figli ed i genitori.
 
Figlio mio, qualora io muoia, dammi una sepoltura decorosa; onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fa’ ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza. Ricordati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dalle sepoltura presso di me in una medesima tomba 
Ogni giorno, o figlio, ricordati del Signore;
non peccare né trasgredire i suoi comandi.
Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita
e non metterti per la strada dell’ingiustizia.
Se agirai con rettitudine, riusciranno le tue azioni,
come quelle di chiunque pratichi la giustizia.
Dei tuoi beni fa’ elemosina.
Non distogliere mai lo sguardo dal povero,
così non si leverà da te lo sguardo di Dio.
La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi:
se hai molto, dà molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco.
Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno,
poiché l’elemosina libera dalla morte
e salva dall’andare tra le tenebre.
Per tutti quelli che la compiono,
l’elemosina è un dono prezioso davanti all’Altissimo.
Guardati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione.
Ama, o figlio, i tuoi fratelli;
nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli.
L’orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine.
Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché l’ignavia è madre della fame.
Non rimandare la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito;
se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa.
Poni attenzione, o figlio, in quanto fai
e sii ben educato in ogni tuo comportamento.
Non fare a nessuno ciò che non piace a te.
Non bere vino fino all’ebbrezza
e non avere per compagna del tuo viaggio l’ubriachezza.
Dà il tuo pane a chi ha fame
e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi.
Dà in elemosina quanto ti sopravanza
e il tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l’elemosina.
Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia
e non disprezzare nessun buon consiglio.
In ogni circostanza benedici il Signore
e domanda che ti sia guida nelle tue vie
e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine,
poiché nessun popolo possiede la saggezza,
ma è il Signore che elargisce ogni bene.
Il Signore esalta o umilia chi vuole fino nella regione sotterranea.
Infine, o figlio, conserva nella mente questi comandamenti,
non lasciare che si cancellino dal tuo cuore.
Non temere se dovessi diventare povero.
Tu avrai una grande ricchezza se avrai il timor di Dio,
se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore Dio tuo”.
(Dal libro di Tobia 4, 3-21)

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