Le sorprese di Dio

Fin da ragazzina Rossella non sognava altro che poter fare l’insegnante. Amava i bambini e desiderava potersi rendere utile per la loro formazione umana e sociale. Li accoglieva con un sorriso quando arrivavano la mattina in classe e li seguiva durante le ore di lezione interessandosi di ciascuno di essi.
Tra le bambine ne aveva una, Tina, che lei seguiva con particolare attenzione, perché era priva di un braccio. Faceva di tutto perché si sentisse pienamente a suo agio e non avvertisse il peso di quella mancanza. La bambina era molto sveglia e si comportava con grande naturalezza, come se non facesse caso a quel suo evidente limite.

Un giorno Rossella aveva preparato un bel canto che voleva insegnare e fare eseguire ai suoi bambini. Cominciò con il motivo che appresero subito, perché semplice e ben ritmato. Quindi passò alla seconda parte invitando i bambini ad accompagnare il canto con qualche mossa e degli applausi.
Aveva appena cominciato quando si rese conto della sua inavvertenza: chiaramente Tina non poteva segnare il ritmo battendo le mani.
Rossella si sentì confusa e non aveva il coraggio di guardare in direzione della bambina, quando ad un tratto avvertì che una della ragazzine si era alzata dal suo posto, aveva raggiunto Tina ponendosi accanto a lei la stringeva con un braccio e con l’altro batteva la sua mano con la mano della compagnetta.
Di fronte a questa scena sorprendente e inattesa, Rossella tirò un sospiro di sollievo, guardando come i ragazzini cantavano allegri e accompagnavano con entusiasmo la canzoncina, senza avvertire alcun senso di disagio.
In quel momento una idea attraversò la mente di Rossella: “Guarda come Dio risponde ai bisogni dei suoi figli! servendosi degli altri, del loro intervento, della loro genialità, della loro improvvisazione, della loro gentilezza!”
Come un flash ricordò le parole di San Giovanni: “Se uno ama, Dio è con lui ed agisce per mezzo di lui!“. Meraviglioso! Tornando a casa Rossella si sentiva particolarmente raggiante di gioia ed emozione per quella creativa sorpresa dell’amore di una bambina che aveva mostrato l’amore di Dio in atto nella normalità della vita quotidiana.

1 COMMENTO

  1. Dolcissimo questo suo pensiero, mio caro Padre Pino, non c’è sentimento più bello della compassione che è chiara manifestazione del tenero amore di Dio; beato chi riesce a provarla, riesce a rendere più leggero il peso dei pensieri.

    Questo pensiero scritto in modo semplice come io preferisco mi ha ricordato la bellissima storia del Cerino!

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