Voi trasmettete ciò che vivete!
Molti genitori si curano veramente di trasmettere ai figli i valori che stanno loro a cuore; pensano soprattutto alla trasmissione tramite le parole (con una predica!). Ma i valori familiari prima di tutto SI VIVONO, e il bambino imita spontaneamente ciò che vede vivere. «Respira» i valori dei genitori… senza rendersene conto. Una mamma che si mostra gentile semina la gentilezza nel cuore del suo bambino… anche senza dirgli nulla.
Per i genitori è importante soprattutto fare attenzione al proprio modo di vivere!
Voi trasmettete ciò che vivete!
MA… RIFLETTETE!
Di quali valori si tratta?
Il primo compito, per i genitori, consiste nel chiedersi se i valori che vogliono trasmettere siano veri valori.
Su che cosa si insiste? Sul profitto scolastico? Su un lavoro redditizio? Sul raggiungimento di una vita tranquilla, in cui non ci si occupi degli affari degli altri? I valori economici contano più dei valori morali?
Quali progetti abbiamo per i nostri figli? Progetti di successo economico, che non comportino rischi, né generosità?
Ci preoccupiamo di essere o di apparire? Vogliamo figli che ci facciano onore o figli moralmente solidi, anche se vanno controcorrente e chissà che cosa dirà qualcuno? Possiamo giustificare le nostre scelte morali, la scelta dei valori?
L’essenziale è l’amore!
Il bambino attribuisce alle cose il valore o l’importanza che i suoi genitori danno loro. Questi ultimi devono dunque avere il senso delle proporzioni e non attribuire a ciò che è accessorio l’importanza dell’essenziale.
L’essenziale è la carità, l’amore… Il primo comandamento che contiene tutti gli altri.
Tutte le volte in cui è possibile, fate partecipare i vostri figli alla vostra generosità («Va’ a portare una fetta di torta alla signora anziana che abita di fronte»).
Diffidate delle parole egoiste: «Ne ho abbastanza di dare… Ma no, non regalare la tua bella bambola, regala piuttosto l’orsacchiotto vecchio!».
È fondamentale essere autentici e coerenti!
È fondamentale che i genitori facciano ciò che dicono. Dire a un bambino: «Imbecille, rispetta tua sorella» significa emettere un segnale duplice… e íl bambino si perde. Non è coerente proibire a un bambino di dire le parolacce che i suoi genitori usano! Il bambino infatti è logico: «Gli adulti sono nervosi, ma vogliono che i bambini siano calmi» (9 anni). «Mi dicono che sono viziato: allora perché mi viziano?».
Ciò non significa che occorra essere perfetti: è possibile avere debolezze, ma occorre riconoscere e dimostrare che si cerca di progredire.
È bene saper accogliere gli aspetti migliori del proprio figlio
È bene non calpestare troppo in fretta i valori che sono in lui. I nostri figli sanno essere generosi e possono avere ideali, quali la sincerità, l’amore per la libertà, la tolleranza, il senso della natura, ecc.
Prima di imporre a vostro figlio le vostre idee preconfezionate, potete dirgli che cosa ammirate in lui. Forse voi stessi cambierete in meglio, grazie a lui !
Vivere i nostri valori nella gioia
È attraente solo ciò che vivete nella gioia. I valori che «risplendono» maturano, infondono il desiderio di essere imitati. Se fate la morale tutto il giorno, il vostro bambino o adolescente avrà voglia di scappare. Con la costrizione non si ottiene nulla!
AGITE!… Dopo la riflessione, l’azione concreta e positiva è possibile di fronte al proprio figlio.
Riconoscete le qualità dei vostri figli!
Il bambino vive sempre cose belle e degne di ammirazione, perché ci ha imitati o perché ha trovato ricchezze in altri.
È opportuno anche che i genitori pensino a dire al proprio figlio quali sono le sue qualità. Il bambino non sempre ne è cosciente.
«Apprezzo la tua delicatezza con tuo fratello disabile…».
«Sei possessivo, vuoi tutto, forse in te più che in altri c’è una sete di Dio, perché tutto è Dio, no?» (così, anche quello che si definisce difetto nasconde spesso una qualità).
«Dici che vuoi diventare infermiera. Perché? Ti piacerebbe curare gli altri, aiutarli…?» (dietro ogni scelta riguardante il lavoro, individuare i valori che il figlio cerca).
Quando si ascolta un bambino con attenzione, ben presto si scorge, dietro ogni frase che pronuncia, la presenza di una o più qualità. Mostrate che le avete viste.
Denis Sonet
Denis Sonet è stato un sacerdote cattolico, scrittore, consulente matrimoniale ed educatore nel ramo CLER Love and Family dal 1969 alla sua morte, nel 2015.
Interssante questo articolo.
Offre a noi genitori consigli utili per fare crescere correttamente i nostri figli.
Grazie.
Ciao, Tommaso.