Chiunque si trovi ad entrare in chiesa in questi periodo dell’anno liturgico, non può fare a meno di notare un oggetto che si trova in un luogo ben visibile del presbiterio, vicino all’altare e vicino al pulpito: la corona di Avvento, che è diventata uno dei simboli caratteristici di questo tempo. La corona di Avvento ha origine nelle regioni scandinave ed è legata a delle usanze pagane che prevedevano l’accensione delle candele per invocare il sole di non cessare di erogare la sua luce ed il suo calore durante l’inverno. Questa tradizione divenne motivo di evangelizzazione delle persone, a cui veniva presentato Gesù, il sole di giustizia che viene dall’alto, e la cui luce non conosce tramonto. La tradizione quindi ha continuato a sopravvivere nel Nord Europa, è stata esportata con il fenomeno migratorio in varie parti del mondo, e in questi ultimi decenni si è diffusa a macchia d’olio nelle nostre comunità.
La Corona di Avvento, di per se stessa, contiene una ricca simbologia. Essa infatti: 1) ha una forma circolare; 2) è rivestita di ramoscelli di alberi sempreverdi; 3) tra cui sono collocate quattro candele. Al centro di essa emerge una grossa candela di colore bianco.
La forma circolare della corona simboleggia l’eternità di Dio che non ha né principio né fine, ma anche lo svolgersi ciclico del tempo che si muove per andare incontro al Signore che viene per introdurci nell’eternità. È segno dell’amore di Dio, e anche del nostro amore a Dio e al prossimo, che non deve finire mai. La corona è inoltre il segno della regalità e della vittoria, e Colui che attendiamo è il Re dei re e il Signore della gloria.
I rami verdi (solitamente di pino o di abete) simboleggiano la continuità della vita. Il verde è il colore della speranza e della vita. Gesù viene per liberarci dalla morte ed introdurci nella vita che non ha fine. Egli è venuto e continua a venire “perchè noi avessimo la vita e l’avessimo in abbondanza”, e chi crede in Lui e vive nell’amore passa dalla morte alla vita.
Le quattro candele simboleggiano l’attesa e la vigilanza, perchè noi aspettiamo Colui che deve venire e lo dobbiamo attendere con le lampade accese, avendo i calzari ai piedi e la cintura che cinge i nostro fianchi per essere pronti in ogni momento ad andargli incontro. A mano a mano che ci avviciniamo al Natale la luce diventa sempre più viva e ardente, ed i nostri volti risplendono di gioia.
Le quattro candele rappresentano le quattro domeniche (settimane) del tempo di Avvento.
Queste candele a volte sono di diverso colore, ma ci si orienta a preferire il colore liturgico di questo tempo, quindi tre candele viola e una rosa. Ogni domenica si accende una candela, che la pietà popolare ha cominciato a indicare con nomi diversi (anche qui troviamo delle leggere differenze dovute alla inventiva dei fedeli). Noi preferiamo la denominazione più comune e diffusa:
1 – La prima candela si chiama “ Candela del Profeta ” ed è la candela della speranza, alimentata lungo i secoli dalla voce dei profeti che predissero la venuta del Messia, il Bambino Gesù. Michea predisse perfino che Gesù sarebbe nato a Betlemme!
2 – La seconda candela è chiamata “ Candela di Betlemme “, ed è la candela della pace, perchè Colui che nasce a Betlemme è il Principe della pace, che viene a radunare i figli di Dio dispersi in una sola famiglia e la sua venuta reca pace agli uomini che Dio ama.
3 – La terza candela è chiamata la “ Candela dei Pastori “, quella di colore rosa, ed è la candela della gioia, poiché furono i pastori i primi ad accogliere l’annuncio degli angeli di una grande gioia, destinata a tutto il popolo, la nascita del Salvatore, il Cristo Signore. Udito l’annunzio, essi subito corsero, portando doni, per andare ad adorarlo
4 – La quarta candela è la “ Candela degli Angeli ” ed è la candela dell’amore, perchè la meravigliosa notizia che gli Angeli annunciano non è altro che l’incredibile realtà che Dio ha tanto amato gli uomini da dare il suo Figlio Unigenito.
Ma al centro della corona è situata una candela molto più grande, di colore bianco. Questa candela è quella che si accende la notte di Natale, e rappresenta Gesù, Luce del mondo. Con la sua nascita ” Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.” (Gv 1)
La corona d’Avvento oltre ad essere utilizzata in chiesa durante la celebrazione della Santa Messa, in molti luoghi è il simbolo dell’attesa del Natale e la si trova appesa alle porte delle case, o all’interno di esse in un luogo bene in vista. Essa, infatti, nelle case dove viene collocata con spirito di vera devozione, è il primo annuncio del Natale e può diventare un elemento prezioso di catechesi nelle nostre famiglie, piccole chiese domestiche. Come in chiesa, anche in casa le candele vengono accese una per settimana, al sabato sera o alla domenica, quando tutta la famiglia è riunita. Questo compito solitamente è affidato al più piccolo, proprio perché questa tradizione è nata per preparare i bambini al Natale.
Giuseppe Licciardi (Padre Pino)