I Pastori: cuore della Chiesa

“Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.”

confessione2I nostri cari sacerdoti hanno scelto in ogni loro giorno di seguire l’insegnamento di Gesù… donare la propria vita agli altri anche a costo a volte di rinunciare a se stessi…
Tante volte ho avuto modo di confrontarmi con chi, certo di trovarsi nel giusto, si rifiutava di accostarsi al Sacramento della Confessione. La giustificazione per la propria scelta  purtroppo era sempre la stessa, la mancata volontà a voler riconoscere i propri limiti di fronte un “altro uomo”.
Sfruttare l’inutile tentativo di ammutolire la propria coscienza però equivale a cedere alla grande tentazione di riposare nel peccato.
Mettere a nudo la propria anima di fronte ai nostri confessori sicuramente non è facile per nessuno di noi, richiede un po’ di umiltà. Di certo chi si trova dall’altro lato ad ascoltarci però non si compiace dei nostri peccati e non presta attenzione a ciò che confessiamo per soddisfare un ipotetico “desiderio di chiacchiericcio”, non è quello che sono chiamati a fare i nostri sacerdoti e di sicuro non è quello che sentono nel cuore.
Loro si rattristano per noi cercando il più delle volte di manifestarci un sentimento di compassione che nella maggior parte dei casi riuscirà ad alleggerire il nostro cuore!
Contrariamente a quanto ci fa comodo credere, anche la loro vita, in alcune occasioni, può essere caratterizzata da debolezze, sentimenti contrastanti e tentazioni. E’ importante che riescano a percepire attorno a sé il calore del nostro amore.
Al di là di tutto io vedo degli uomini che per grazia ricevuta hanno scelto, ponendosi come esempio di umiltà, di dedicare tutta la loro vita al rispetto e all’amore per il prossimo.
Quante volte, in un momento di particolare difficoltà,  abbiamo chiesto ai nostri cari sacerdoti di pregare per noi? E quante volte loro l’hanno fatto senza che neanche glielo chiedessimo?
Nel mio piccolo caso “Io pregherò per te” è stata la frase più bella e così piena di speranza che mi sono trovata ad ascoltare al termine di una mia confessione. Era una frase dettata dal cuore sincero di chi, accogliendo il mio pentimento, comprendeva le mie debolezze e cercava di lasciare attraversare le mie emozioni da un gesto di compassione che potesse farmi riprendere il mio cammino meno sola.

Proviamo ad avvolgere i nostri cari pastori con l’abbraccio di una  preghiera perché possano sempre risplendere la luce dell’amore misericordioso di Dio e nelle nostre prove ci aiutino a non cedere alla grande tentazione della disperazione.
Preghiamo più spesso per loro affinché possano sempre sentire, anche attraverso i nostri pensieri, la benedizione del cuore di Gesù che scende su di loro. I nostri pastori sono il cuore della nostra Chiesa attorno alla quale gravitano tutte le nostre speranze. Dio li ha scelti per noi, come angeli in terra, a orientare i nostri passi  sulla via della luce.

 Tiziana D’Antoni

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