Decoro o bigottismo, opinioni a confronto

La linea di confine che separa il decoro dal bigottismo

Un gruppo di parrocchiani ha pensato di convocare un’assemblea per chiarire il comportamento da adottare  riguardo il senso del “decoro” quando  si entra in chiesa per la S. Messa. A decidere sulle “anime” meritevoli di  entrare in chiesa erano stati designati alcuni devoti vicino al parroco. Sappiamo per esperienza che molti di questi “devoti”, in materia di dottrina e pubblica morale, sono una spanna indietro rispetto all’apertura mentale di molti parroci.
Il dibattito si è acceso con l’intervento del padre di una bambina di 11 anni che una domenica è stata bloccata all’ingresso della chiesa a causa di una gonna “conturbante ” che finiva sopra le ginocchia e una canotta che esponeva centimetri di pelle “irriverente”. Cosa che presumibilmente turbava lo sguardo di codesti “guardiani della purezza”.
Il parroco si è scusato con i genitori della bambina per la rigidità con la quale i suoi collaboratori hanno interpretato il loro ruolo. Ma gli animi si sono accesi con l’intervento di un devoto che ha affermato: “Non solo devo sopportare l’indecoroso abbigliamento di alcune donne che noto mentre passeggio per le strade, ma i miei occhi devono sopportare anche questo durante la S. Messa. Io in chiesa non voglio essere tentato!”.
A quanto pare il soggetto, affetto da castità oculare,  ha fatto suo l’aforisma di Oscar Wilde: A tutto posso resistere, tranne che alle tentazioni”. 
Tuttavia deve farsene una ragione. Perché nonostante tutto, pensiamo che se le donne adesso sono più belle e formose dipende semplicemente dall’evoluzione della specie e non da un disegno ordito da satana finalizzato a corrompere la purezza originaria dell’uomo. Quindi chi rimane turbato irresistibilmente da queste tentazioni oculari, non gli rimane altro che farsi ospitare presso un eremo, lontano dalle insidie delle conturbanti figlie di Eva.
Questa testimonianza ricorda molto una storiella.
Una vecchietta telefona alla buon costume perché viene turbata da una coppia che esterna le proprie effusioni proprio di fronte casa sua. La polizia arriva e ordina alla coppia di allontanarsi dal luogo. All’indomani la vecchietta prende il binocolo e inquadra nuovamente la stessa coppia che in questo caso si trova distante circa 300 metri. Chiama ancora una volta la buon costume ed esclama: “Sono ancora lì, li vedo!!”

Giuseppe Compagno

1 COMMENTO

  1. Anche a me è successo di essere rimproverata da una “pia parrocchiana”.
    Era piena estate. Faceva molto caldo quel pomeriggio, per cui ero in giro e avevo indosso una canotta. Non avevo messo in conto di entrare in chiesa quel giorno, ma avendo saputo che si aspettava l’arrivo della statuina della Madonna di Fatima, sono stata attratta anche io dall’evento e sono entrata in chiesa.
    Non appena varcai le soglie, la vecchina “pia” mi fece cenno di avvicinarmi. Pensavo volesse dirmi qualcosa di bello e gentile, invece mi apostrofò a causa di quella magliettina. Mi venne il magone. Non ho pianto, ma ci è mancato poco. Mi sono sentita ultima e stavo quasi per andare via. Ma poi ho ripercorso nella mente la mia vita con Gesù: ho percorso con la mente i fatti in cui Gesù sedeva coi “peccatori”, e allora, ho cercato un angolo in fondo alla chiesa e ho aspettato anche io la Madonna di Fatima.
    E’ un fatto che ancora oggi, soprattutto in estate, e a distanza di tempo, mi mette in crisi.
    Ps complimenti per il blog: molto bello!

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