Dare e ricevere

Nel monastero di Scete, una sera il monaco più anziano si alzò da tavola per servire l’acqua agli altri monaci. Si trascinava con grande fatica di tavolo in tavolo, ma nessuno dei padri accettò che il confratello li servisse. “Sono indegno del sacrificio di quest’uomo santo” ognuno pensò.
Quando l’anziano giunse al tavolo dell’abate Giovanni il Piccolo, questi gli porse il bicchiere per averlo riempito. Tutti lo guardarono con meraviglia!
Dopo cena, chiesero all’abate: “Come puoi ritenerti degno di farti servire da un uomo santo? Non hai visto che a stento poteva sollevare il boccale? Non hai visto come gli tremavano le mani?”
Egli, con molta serenità, rispose: “Come posso impedire che il bene si manifesti? Voi, che vi considerate perfetti, non avete avuto l’umiltà di accettare cosicché il vostro fratello non ha potuto avere la gioia di donare.”

Donare è importante, però è anche importante saper accettare. Saper accettare un favore da un altro è un segno di umiltà e di riconoscenza. Accettare è permettere al fratello di esprimere la bontà del suo cuore. Quello che ti dà può anche essere di poco conto, ma in quello ci ha messo il suo cuore. Bisogna dare con umiltà, ma bisogna anche avere l’umiltà di ricevere.

 

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