Dalla sofferenza alla speranza

Mi piace chiamare “Guerrieri” chi combatte la propria battaglia fisica o interiore o chi semplicemente lotta per salvare la propria vita.
A volte ci troviamo a dover affrontare situazioni che richiedono una forza d’animo maggiore del solito, che la nostra ragione si rifiuta di accettare e che davvero ai nostri occhi risultano incomprensibili.
In queste occasioni la nostra fede viene messa a dura prova e ci sorprendiamo molto spesso a pensare che Dio non sia accanto a noi, Dio che in quel momento non vive con noi la nostra afflizione, che non ascolta la nostra richiesta di aiuto e il nostro grido di dolore.
Trasformare la nostra preghiera in angoscia, in disperazione anche, credo sia l’atteggiamento più naturale che la nostra umanità ci consente di assumere; A volte il pensiero del futuro può diventare una grande tentazione!
Quando lo sconforto prende il sopravvento, quando le forze non accompagnano più i nostri pensieri è proprio in quel momento che non possiamo permetterci di non considerare l’azione del male che tende proprio a questo; gettarci nell’agitazione per sottrarci all’azione di Dio.
candele acceseE’ solo l’aiuto di Dio che ci permetterà di scoprire in noi quella forza che in condizioni normali non riusciremmo neanche a immaginare.
Di fronte agli interrogativi, alle incertezze, alla paura del domani, Dio è presente anche quando apparentemente tace, anche quando tutto ci porta a credere il contrario, non dobbiamo temere di affidare a lui tutto il peso dei nostri pensieri, l’inquietudine del  nostro cuore.
Cambiare la nostra sofferenza in speranza, questo è quello che ci viene chiesto di fare: “La speranza è un’ardente aspettativa verso la rivelazione del Figlio di Dio.” Facciamo tesoro delle parole di San Paolo perché è a questo che dobbiamo cercare di condurre la nostra vita.
Teniamo sempre il nostro sguardo fisso su quella croce, sulla croce che ha salvato il mondo e che ogni giorno salva tutti noi.
Rivolgiamo lo sguardo verso il Cristo Risorto, credendo davvero che sia accanto a noi facendosi prossimo nelle nostre sofferenze e nelle nostre tribolazioni.
Gesù ha vinto il peccato, ha donato la salvezza per mezzo della sua vita, ha vinto la morte attraverso l’amore.
Dio si cela dentro ogni singola espressione d’amore: nella carezza di una mamma, nel sorriso di un bambino, nello sguardo amorevole di un marito, nell’abbraccio di un amico e in ogni semplice gesto in grado di alleviare il carico del nostro cuore.
Dio è amore e restare ancorati a lui ci permetterà di superare qualsiasi situazione risulti insostenibile per la nostra condizione; Dio riempie di grazie i nostri cuori in proporzione al completo affidamento in lui, ed anche quando ciò che viviamo limita la nostra comprensione non dobbiamo mai smettere di confidare in chi ha donato il proprio figlio per la nostra salvezza. E’ solo alla fine del nostro cammino che ci sarà dato comprendere l’azione di Dio.

 Teniamo sempre viva la nostra speranza e… In Alto i Nostri Cuori!

Tiziana D’Antoni

 

 

 

 

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