Consigli prematrimoniali… per genitori

I figli si devono sposare e già i genitori sono in crisi, pieni di progetti e propositi. Molti giusti e legittimi, dopotutto un figlio che si sposa è un “pezzo di cuore” che si distacca, però non tutti sono opportuni.
In un corso prematrimoniale hanno suggerito questi consigli per i genitori e noi volentieri li mettiamo a disposizione di coloro che stanno vivendo questa splendida esperienza.

  1. Soprattutto agli inizi, non sottolineate l’assenza dei figli da casa vostra (sindrome del nido abbandonato).
  2. Cercate di farli abitare distanti da casa vostra (per quanto possibile, evitate di abitare insieme a loro, sullo stesso piano o nel medesimo condominio).
  3. Non fissate abitudini rigidi: pranzo domenicale o feste comandate.
  4. Non create sensi di colpa nei vostri figli perché non vi hanno fatto visita, non si sono ricordati di una data, non vi hanno telefonato.
  5. Non chiedete la chiave dell’appartamento dei vostri figli e se sono loro a darvele, usatele solo per emergenza.
  6. Soprattutto alle mamme: non preparate pietanze speciali per i vostri figli per non alimentare il ricordo della famiglia o l’incapacità della nuora a cucinare.
  7. Non offrite consigli a buon mercato: la relazione d’aiuto deve essere richiesta ed è fondata soprattutto sull’ascolto.
  8. Se non lo avete fatto fintanto che erano piccoli ed abitavano con voi, evitate di farlo adesso: evitate di trasmettere ai vostri figli le vostre ansie. Non condizionateli.
  9. Non sollecitate mai la decisione di avere figli: rispettate i loro tempi.
  10. Non criticate con i vostri figli i loro coniugi, specialmente con frasi tipo “te l’avevo detto io…!”
  11. Quando i nipotini arrivano, non piazzatevi a casa dei vostri figli, intervenite solo se richiesti.
  12. Non intervenite nell’educazione dei nipoti:la responsabilità è solo dei genitori.
  13. Evitate in ogni modo di esprimere giudizi sui consuoceri.
  14. Non offrite supporto economico a meno che non sia richiesto.
  15. In definitiva… “Fatevi i fatti vostri“.

I figli non sono una proprietà dei genitori, sono stati loro affidati per farli crescere e adesso devono camminare con i loro piedi.

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