Commenti a “mio marito mi ha tradita”

Ciao Moglie ferita
ho letto la tua storia e ti ringrazio per averla condivisa.
In realtà penso ci siamo molte donne nella tua stessa situazione, che diversamente da te non hanno il coraggio di parlarne, di chiedere consigli o aiuto.
Si, aiuto, perché penso che sapere come la pensano gli altri ci conforta e ci aiuta.
Conosci tuo marito da 40 anni e non ti sei mai accorta di niente, forse non lo conosci veramente e non hai mai voluto conoscerlo.
Penso che certe cose non si ha il coraggio di vederle realmente perché distratti, o come dici tu stessa, si attraversa un momento di distanza nella coppia e quando arriva la verità nuda e cruda e allora ci si sente spiazzati e si mette in discussione tutto,
come hai fatto tu, hai messo tutto in discussione: chi è mio marito? Chi lo conosce? Chi ho avuto al mio fianco per tutti questi anni?
Ma nonostante tutto non hai messo in discussione il tuo amore per lui, perché è un sentimento forte che ti senti dentro, ed è quello che ti permette di stargli accanto oggi.
Il mio consiglio è quello di partire da questo, da questo sentimento, che sono convinta può sconfiggere tutto.
Dici di non conoscerlo? riscoprilo, condividi il più possibile del tempo con lui, lasciati re innamorare.
Perdonare è difficile, ne sono convinta anch’io, ma cerca di guardare avanti, rimboccati le maniche datti da fare, se pensi che la tua relazione di coppia lo meriti, merita un grande impegno e un grande sforzo da parte tua, ma anche da parte di tuo marito che dovrà riconquistarti come meriti.
Ciao e in bocca a lupo
Maria Angela

 


Ciao, anche da parte mia
Come moglie, che ama perdutamente suo marito dopo tanti anni di matrimonio e come donna che crede nell’amore con la “A” maiuscola, vorrei dirti grazie per questa condivisione della tua vita, perché incredibilmente vera, profonda e purtroppo ferita. La tua delusione e il tuo rammarico sono assolutamente legittimi. Il mondo ti crolla addosso, le tue certezze vengono meno, il tuo Lui, proprio Lui, quell’uomo che ti ha accarezzata, baciata coccolata adesso cambia forma. Credimi, al tuo posto sarei davvero confusa, proprio come te. Perdere la serenità fa male. Ma tu ami ancora tuo marito, ed è quello che in fondo oggi conta, ed è bellissimo. Cedere alle tentazioni è facile, ed è ancora più facile quando si attraversano momenti particolari, periodi in cui come coppia, si è distanti. Non mi sento di giustificare tuo marito, anche perché, come donna mi sento sminuita e infastidita dall’idea che un uomo possa pensare “Quella non conta nulla” come se una donna fosse solo un giocattolo di sfogo, anche se consenziente ed adulta, ma mi rendo conto che il diavolo è un gran tentatore e spesso tu fai quello che non vorresti, quindi come fare a non perdonare se l’altro è pentito. Invita tuo marito a riflettere sulle donne oltre che a riconquistarti, state di più insieme e non trascuratevi mai, perché dove c’è rilassatezza e mancanza di attenzioni lì c’è sempre un punto debole fragile e capace di rompersi
Serafina


Carissime Sery e Maria Angela,
grazie a voi per le vostre risposte!
Capisco che vi è sembrato strano il fatto di non essermi mai accorta di niente e di averlo considerato sempre fedelissimo (rendetevene conto!) ma è così e non ci faccio neanche una gran bella figura da persona sveglia! Eppure, vi assicuro che lui è sempre stato un fidanzato prima e un marito poi, pressoché “perfetto”.
Certo, probabilmente, se fossi stata più calata nel mondo reale e meno distratta, avrei forse colto comunque qualche segnale, che però, ripeto, se presente, è stato debolissimo. Basti pensare che pochi anni fa eravamo in vacanza con tutta la famiglia e camminavamo abbracciati come due fidanzatini, ottima intesa…eppure lui aveva già intrecciato la sua storiella con l’altra…quindi, che dire?
Meglio non dire niente.
Quanto all’amore che provo ancora per lui, non trovo riferimento nella mia lettera…l’ho amato tantissimo, ma sto usando un tempo passato (purtroppo).
Il mio amore si è indebolito parecchio ed è normale quando viene scalfito da questi eventi. Ho fatto un percorso terapeutico, ma l’obiettivo che ci siamo dati, io e lo psicologo, è stato quello di “salvare il salvabile” una volta stabilito quale fosse il “male minore” per me e la mia famiglia.
Non è molto incoraggiante come cosa e di romantico non c’è nulla…inutile indorare la pillola.
Purtroppo per me, sono una persona sensibile ed idealista (anche se ora molto meno) che trovava nel rapporto di coppia la sua realizzazione attingendo forza per gestire al meglio la famiglia. La coppia era in funzione dell’armonia della nostra casa e mi sentivo al sicuro e protetta.
Ora non c’è più niente di tutto ciò: lui non è più il mio rifugio, il mio porto sicuro, il mio consigliere di fiducia, il mio confidente.
No, ora ci sono io che faccio fronte a queste esigenze, ho dovuto imparare a farlo e ho fatto molta fatica.
E’ vero, però, che l’essere umano ha dei talenti nascosti che si manifestano nelle difficoltà della vita venendo in aiuto in modo prezioso, e così è stato…io amo la vita e ci mancherebbe che non fosse così!
Ho imparato una lezione importante: che non bisogna mai delegare la propria felicità agli altri, nemmeno alla persona cui teniamo di più. Ovviamente, l’Altissimo, non rientra in questo concetto, Lui solo è in grado di renderci felici ed appagati.
Quindi, che dire?
Non so se lo amo ancora ora che so chi è veramente. Lui non è assolutamente quello che pensavo, ma io l’ho scelto per come pensavo che fosse, capite?
Ho considerato tutte le sue malefatte come tentazioni a cui si cede per debolezza, ma questo è abbastanza ovvio in tutti i tradimenti e archiviare il tutto seguendo questo concetto non mi facilita più di tanto il percorso di ricostruzione, come invece speravo.
La domanda che mi pongo attualmente è:
“voglio ancora stare con uno come lui?”
Ma, più precisamente:
“posso stare con uno così diverso dalla mia forma mentale, con un sistema di valori inconciliabile col mio, e, scusate la presunzione, così “difettoso”?”
Sto prendendo in considerazione l’opzione della “separazione in casa” che è poi, quello che sostanzialmente si sta già attuando adesso e vi assicuro che non è un bel vivere. C’è un distacco emotivo da parte mia che mi fa paura, è un modo asettico di vivere, depurato dai sentimenti che sono il sale della vita in fondo.
Però, in questo modo, la famiglia è salvaguardata e non è poco neanche questo.
Scusate se mi sono dilungata, un caro saluto a tutte e due!
Moglie ferita


Ciao cara amica,
ciò che leggo dal tuo racconto di vita è purtroppo una storia comune, ed è frequente che ciò che è accaduto a te possa avvenire all’interno di una coppia, specie se sposata da tanto tempo e con un così lungo periodo di fidanzamento alle spalle.
Ciò che ha fatto tuo marito è grave, è vero, e da ciò che scrivi trapela chiaramente il groviglio di sentimenti contrastanti che provi nei suoi confronti ed il tuo legittimo desiderio di conforto. Una cosa sulla quale non dubiterei è ciò che lui ti ha detto: tu sei l’unica donna che ha amato!
Sappiamo bene che il tradimento dell’uomo segue un “ragionamento” molto particolare, sembra un’idea primordiale la mia, ma purtroppo credo che nella maggior parte dei casi (ad eccezione di qualcuno) sia davvero così: l’uomo tradisce per il proprio desiderio di “conferme”… cerca o gli si presenta di fronte un’accattivante occasione alla quale non riesce a resistere e volte finisce per cedere…a detta di molti però nulla cambia nei confronti della propria compagna di vita, anzi diventa anche un pretesto per migliorare il rapporto (dicono in tanti).
Tante cose però non sono da sottovalutare in un matrimonio; capita spesso che il susseguirsi dei giorni, degli anni, sempre uguali, molto spesso carichi di tensione, di preoccupazioni, di responsabilità, rischiano di portare lontano, nel gradino più basso del nostro vivere quotidiano, l’intesa e la complicità di coppia, e troppo frequentemente si dà per scontato ciò che in realtà non lo è; certo questa non vuole essere una giustificazione, il matrimonio non è facile per nessuno, tanto è bello quanto complicato, la convivenza è difficile e 40 anni di vita insieme non sono una passeggiata.
Io credo però che a chiunque sia capitato almeno una volta di lasciarsi anche solo sfiorare da un pensiero contrario a ciò che rispecchia i normali principi matrimoniali, sarà capitato anche a te in tutti questi anni e in qualche occasione di sentirti gratificata anche solo per un’attenzione in più da parte di qualcuno diverso da tuo marito …credo che tutti abbiamo bisogno di conferme, far parte dell’attenzione di qualcuno fà sempre piacere e anche solo con i pensieri a volte ci si spinge lontano.
Tu sei stata brava a tenere sempre vivo il tuo amore per lui, ma non siamo perfetti, il tuo risentimento è giustificato, credo che dentro di te qualcosa si sia spezzata e in questo momento ciò ti porta a credere che nulla tornerà più come prima, e forse sarà così, e anche possibile, però devi essere forte ancora una volta, più forte di prima e devi provarci: La vita non è sempre facile, ma questo tu già lo sai, dobbiamo accettare che la gente non è sempre come ci aspettiamo che sia!
Prega tanto perchè solo Dio può darti la forza di affrontare una situazione che forse risulta più grande di te, forse questa è la tua prova, che ovviamente non ti ha mandato Dio ma che comunque adesso davvero sei chiamata ad affrontare, ad essere forte per entrambi e provare a muovere i tuoi passi sulla base delle promesse di vita che hanno mosso le tue scelte tanto tempo fà e che ancora oggi, se ti trovi a parlarne, tengono vivo il tuo cuore!
Tiziana


Sono abbastanza convinta che ve ne siano molte di queste situazioni, e per non ferire chi si ama spesso si omettono certe azioni dettate da debolezze, frustrazioni, paure …
Credo che lui stesso fosse desideroso di confessarle tutto perché non era più in grado di sostenere il suo sguardo ed aveva bisogno di togliersi di dosso tutto quel peso di tanti anni e che ami veramente sua moglie se cerca il suo perdono e desidera restare con lei…
Sono convinta che l’ impegno per lei ora deve essere totale .. come lo deve essere per lui, ma per lei di più … devono ricominciare da qui ora … ora si conoscono veramente non ci sono più bugie e menzogne … lei deve accogliere questo nuovo uomo se lo ama ancora …. Cercando di riscoprire ancora tutto il buono che c’è in lui … con tenerezza, romanticismo e passione …. Anche dopo 40 anni … riscoprirsi adolescenti …e fare cose straordinarie loro due insieme …. Creare dei nuovi ricordi e delle nuove canzoni da ascoltare insieme …
Amore è attenzione, fiducia, accoglienza, perdono e protezione … usare la stessa delicatezza e cura che si ha quando si tiene un vaso di cristallo in mano e si teme vada rotto … la fiducia la si deve conquistare dicendo la verità … ma chi vuol sentire la verità deve avere anche la forza di perdonare e di ripartire da li.
RICOMINCIARE …. Se entrambi lo vogliono ….ma soprattutto deve guardarlo con gli occhi del perdono e non di donna delusa, ma orgogliosa di sapere la verità.
Sabrina


Salve, forse sono l’unico maschio che commenta la lettera della “moglie ferita”. Ho apprezzato molto l’intervento di Saverio e delle altre. Il perdono è l’unica terapia che sana (ma non cancella) le ferite. Sulla debolezza dell’uomo e sui feromoni “tentatori” che girano soprattutto in estate ne avete già parlato, così come avete evidenziato come una coppia in crisi o routinaria sia più esposta alle tentazioni. Personalmente sono poco incline nel credere che il marito possa cambiare. A me sembra (da quello che ho letto) che si tratti di un traditore feriale. Qui non stiamo parlando di uno che si innamora di un’altra donna e magari cerca di mantenere relazioni parallele (non dico che si tratti di una situazione migliore per chi viene tradito/a) ma quanto meno si parlerebbe di amore. Chi lo dice che non si possano amare due persone allo stesso modo? Succede. Ma qui stiamo trattando il profilo di un uomo della serie: “che non deve chiedere mai”, il classico “fimminaro” che il buon Dio ha dotato di bellezza irresistibile (non so se sia il caso di questo marito). “A me piacciono le donne”, dicono in molti, come se ai maschi fedeli non piacciano altrettanto. Se dobbiamo credere nel determinismo biologico, per cui non siamo fatti per resistere alle tentazioni, allora è inutile discutere, facciamo parte del regno animale e dobbiamo ammainare bandiera bianca. Se invece è l’amore ad avere la meglio (a prescindere se si è credenti o no), allora possiamo discuterne. Nel mio ambiente di lavoro noto un sacco di colleghi che, a prescindere dalle qualifiche professionali, guardano le donne con la bava in bocca alla stessa stregua di Adamo dopo avere vsto il primo esemplare. Si creano capannelli di guardoni, accompagnati da apprezzamenti e nemmeno si accorgono di quanto sono buffi e puerili. Non ci giriamo attorno, ormai siamo in piena globalizzazione degli affetti e delle relazioni, più divorzi più separazioni e, quindi, più disponibilità e più “mercato”. Una società che Bauman definisce liquida, come l’amore. Guardiamo alle centinaia di pellicole che abbiamo guardato e ci accorgeremo (soprattutto adesso) che nessuna di queste trame accenna alla possibilità che si possa essere fedeli, anche perchè altrimenti non li guarderebbe nessuno. Di fedeltà ne parlano solo i preti, ma poi si scopre che qualcuno di loro non disdegna il “prodotto”. Pessimista? Forse. L’unica salvezza che intravedo è una sorta di illuminazione tipo “sulla via di Damasco”. Ma dico, ma perchè deve rinunciare alla possibilità di incontrare un uomo che la ami davvero. Lo lasci stare…l’uomo è cacciatore, come dicono anche alcune donne. Lo faccia cacciare. Ognuno nasce con un dono o con un talento..e i talenti devono essere ben spesi e assecondati. Scusate per alcuni termini come “prodotto” o “mercato”. Era un modo provocatorio per rappresentare il mondo delle ralazioni attuali. Ho molto rispetto per le donne, e per la “moglie ferita” in particolare. Siamo fatti per amare, qui e adesso, ma l’amore in un raporto di coppia deve essere reciproco. Lei non è una crocerossina, ne tanto meno una dama di San Vincenzo
Giuseppe Compagno


L’intervento di Giuseppe, sempre così diretto, è disarmante (nel senso buono intendo perchè cmq rispetto ogni opinione).
Condivido il pensiero, anche se in parte…siamo qui per confrontarci.
A parte l’inclinazione dell’uomo della quale qui non si sta discutendo, ma di cui resto convinta (oggi presente spessissimo anche in noi donne), la nostra fede ci indica altro.
E’ vero, qui non si parla di un uomo che in un momento della sua vita si imbatte in una storia più o meno breve, più o meno importante, o magari anche di un colpo di un testa, il marito in questione sembra essere “recidivo” e non è detto che cambi e non è neanche detto che il tempo lenisca il dolore della nostra amica, ma l’amore può tutto!
Ho sempre creduto, non solo nel rapporto matrimoniale ma in qualsiasi relazione umana, che nelle “controversie” che si presentano, non c’è mai una verità assoluta ma la verità sta sempre al centro (o giù di lì almeno).
Con questo cara moglie, cara amica, che sono certa stai continuando a leggere i nostri commenti (che forse ti stanno anche un pò confondendo), non intendo assolutamente dire che sia tua la colpa di ciò che ti è accaduto e neanche che tu sia tenuta ad accettare ciò che è successo o ciò che potrebbe ancora essere, ma come si dice…”chi è senza peccato..”
Ora ti trovi ad affrontare un uomo che non avresti mai pensato di scoprire differente da come credevi e che forse non avresti mai scelto guardando oggi il suo reale volto, ma lui è cmq sempre lui, non puoi esserti sbagliata così tanto!
L’uomo che hai descritto fino al momento dell’amara verità sembrerebbe l’uomo che ogni donna sogna…l’uomo perfetto: “il mio rifugio, il mio porto sicuro, il mio consigliere di fiducia, il mio confidente.”…solo che l’uomo perfetto non esiste, nessuno di noi è perfetto, siamo solo perfettibili alla luce della grazia che Dio ci concede.
Adesso ci sei solo tu con tutto il tempo che ti occorre per prendere la tua decisione, ricordandoti che Dio ti è vicino e che ti aiuterà a fare chiarezza.
Rispetto ciò che stai vivendo e non credo, come tu scrivi, che la tua storia sia banale rispetto a tanti drammi della vita, al contrario penso che la tua situazione sia molto delicata oltre che difficile, ma credimi che l’aiuto a Dio può essere chiesto per ogni cosa.
Una volta mi è stata detta una frase che mi ha fatto molto sorridere: “Dio si compiace di essere chiamato in aiuto anche nelle piccole difficoltà perchè è giusto anche dargli incarichi meno pesanti”…ecco adesso vorrei far sorridere anche te se ti racconto che, in un mio periodo lavorativo di particolare tensione, a quel punto mi sono sentita “autorizzata” a chiamarlo in causa perchè non riuscivo a far bilanciare un mastrino contabile….(credo che anche Dio stesso ancora ride).
Rivolgiti sempre a Dio con tutto il tuo cuore e tutto sarà più semplice!
Un caro saluto cara amica!
Tiziana


Vedi Tiziana, sono un cristiano di poca fede, se per poca fede si intende il non credere ad un Dio che riceve letterine da 4 miliardi di fedeli che gli chiedono un favore. Credo che lui, attraverso Gesù ci abbia tracciato la strada che ci porterebbe a essere più solidali, e riconoscere in ogni essere umano il proprio simile.Con ciò rispetto e invidio quelli come te. Per quanto riguarda la nostra “amica”, se proprio deve pregare deve chiedere a Dio di intercedere su suo marito. Non mi trovo d’accordo sul fatto che le colpe siano per forza da dividere in due. Mi fa pensare, in generale, alle classiche espressioni: ” Se suo marito l’ha picchiata chissà cosa ha combinato”, oppure ” Se l’ha lasciata ci sarà un motivo”, ma poi molto spesso il motivo è riconducibile all’età e alla freschezza giovanile dell’amante. Naturalmente non credo proprio che questo possa essere il pensiero di Tiziana. Rimango del mio parere. Da due storie andate a male ne può nascere una che ripaga di tutte le sofferenze, e a beneficiarne non sarà solo la coppia e la famiglia ma l’intera collettività.
Giuseppe Compagno


 

LASCIA UN COMMENTO

Per Favore scrivi il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome