All’inferno andrà chi vuole andarci!

Una considerazione piuttosto forte, ma senz’altro vera, quella che ho ascoltato poco tempo fa da un sacerdote durante la sua omelia. Diceva di riflettere sulla responsabilità di ognuno di noi riguardo i nostri comportamenti e le conseguenze che portano con sé. Il sacerdote poneva una chiara domanda: “Avete mai pensato chi sono coloro che andranno all’Inferno?… poi continuava… “All’inferno andrà chi vuole andarci!”
E’ il libero arbitrio che scandisce il tempo della nostra vita, che ci consente di disporne in piena autonomia e di operare le nostre scelte, subendone inevitabilmente le conseguenze.
Ad ogni uomo viene riconosciuto il diritto inalienabile di esercitare la propria personale libertà sopra ogni cosa e questa è davvero la più grande espressione dell’immenso amore di Dio verso l’umanità.
Credo sia capitato a chiunque, almeno una volta nella vita, di chiedersi perché Dio non intervenisse per porre rimedio a certe situazioni. Perché Dio permette certe atrocità?
Dimentichiamo però molto spesso che se per ipotesi Dio decidesse di “interferire” nelle nostre scelte, di guidarle in qualche modo e di orientarle quindi nel giusto senso, paradossalmente si assisterebbe al graduale annullamento della condizione umana. La libertà individuale è la prerogativa fondamentale della natura stessa dell’uomo, è solo nostra la responsabilità di camminare in grazia divina o di divenire schiavi del peccato. Nessuno commette peccato se non in piena coscienza, nessuno verrà salvato contro la propria volontà e nessuno sarà perdonato se non predispone realmente il proprio cuore al pentimento e dunque a ricevere il perdono. Le strade che ci indica il Signore sono sempre le più difficili da percorrere, ma sono le più giuste, portano dentro di sé rinunce necessarie ed inevitabilmente ci fanno intravedere le affascinanti deviazioni che si presentano durante il nostro cammino.
Dio ci chiede di far parte della nostra vita, di amarci e di essere amato  semplicemente, ma ci ama a tal punto da lasciare sempre a noi lo spazio necessario affinché le nostre decisioni possano dare corso alla nostra vita, per come riteniamo più opportuno farlo, anche se questo dovesse significare allontanarci dal suo amore.
Dio non smetterà mai di amarci, neanche nella condizione di peccatori.
Esiste solo un genere di amore, l’unico possibile, ed è quello che ci insegna Gesù e che ci dimostra ogni giorno con la salvezza della Croce: l’amore incondizionato.
L’amore che rende liberi è il più difficile da accettare e da gestire, ma è il più completo, l’unico reale, il resto è soltanto una visione distorta di un sentimento. L’amore è sempre totale e non è mai limitazione, ci rende vulnerabili a volte, perchè ci espone maggiormente alle nostre emozioni e ci fa sentire vivi. Nella sua espressione più bella poi, ci permette di abbassare le nostre difese senza timore e di mostrarci per come realmente siamo. Non esistono altre forme di amore.
Fino a che punto siamo disposti ad amare?
Tiziana D’Antoni

LASCIA UN COMMENTO

Per Favore scrivi il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome