Incontrare Gesù

Due amici si misero a discutere sulla chiamata di Gesù dei primi discepoli.

Uno dice all’altro: «Mi chiedo come mai quegli uomini lasciarono tutto e subito lo seguirono?»
«Perché Gesù li ha attratti, affascinati. Evidentemente era un tipo in gamba e subito ha fatto colpo su di loro.»
«Certo che se fossi vissuto in quel tempo, anch’io avrei lasciato tutto e lo avrei seguito.»
«Ma puoi farlo anche adesso!»
«Ma che c’entra? Allora c’era Gesù ! Che poi era Dio!»
«Ti sbagli caro!»
Il primo si sentì un po’ impacciato. «Ma come, Gesù non è Dio?»

«Certamente. Ma loro, in realtà, vedevano solo un uomo. Gesù era un uomo che mangiava, beveva, dormiva; poteva avere il mal di mola, sentire freddo. Era uno come tanti e se passava accanto a qualcuno che non conosceva, questi gli avrebbe potuto dare uno spintone. Non era evidente la sua Divinità, non l’aveva scritto sulla fronte e nemmeno aveva una corona di stelle che gli luccicava sulla testa. Essi vedevano semplicemente un uomo.»
Il primo replicò:«Ma allora, come hanno potuto seguirlo e abbandonare le loro certezze (quello che oggi chiamiamo: posto fisso, casa, comfort, prestigio, ecc… che per trovarli ci vuole quello che ci vuole!)?».
«Rispondere a questa domanda non è facile, ma nello stesso tempo, è semplice: attraverso quell’ uomo (Gesù), le sue parole, i suoi gesti, il suo modo di essere e di porsi; con la sua vita, quello che proponeva, corrispondeva a quello che la gente cercava. Come dire, essi si sentivano realizzati, erano felici e avevano pace ascoltando ciò che diceva lui (Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna). Talmente era evidente e vero, che attraverso lui ( la sua umanità, la sua carne), hanno fatto una esperienza che li ha messi dinanzi alla presenza di Dio. Ecco perché lo hanno seguito subito».
Il primo: «Va bene, ti voglio credere. Quindi attraverso l’uomo Gesù essi hanno fatto esperienza di Dio. Io, invece, pensavo che con Gesù, già direttamente si vedeva Dio.»
Il secondo: «Sì, attraverso Gesù, già si vede direttamente Dio, ma non con l’occhio umano, perché anche i farisei lo videro e non tutti credettero. Ci vogliono gli occhi della Fede. Fede, che è il riconoscere la presenza di Dio nell’umanità di Gesù.»
Il primo : «D’accordo, mi hai convinto, ma adesso non c’è più la presenza fisica di Gesù, come faccio oggi a risalire a Dio attraverso Gesù?»
Il secondo : «Cosa cambia se quei gesti e quelle parole al posto di Gesù, li fanno altri uomini? (Chiesa)».
«Mannaggia non ci avevo pensato. Se so guardare dentro la Chiesa (cioè nei cristiani) allora anche io posso fare l’esperienza di Dio! È fantastico! »

E tu, quale immagine mostri di te stesso? E soprattutto, con che occhi guardi?

Giuseppe Mancuso

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