Un gruppo di amici si ritrovò una sera in pizzeria. Il locale era quasi vuoto.
Si parlava di recitazione e a qualcuno venne l’idea di fare una specie di gara a chi avesse recitato meglio una poesia. Furono tutti d’accordo. Non trovando altro, presero una Bibbia che si trovava dietro la cassa e scelsero un salmo. Il salmo del Buon Pastore.
Ciascuno si cimentò nell’interpretazione del passo, con capacità differenti.
Uno di loro, che recitava in un teatro, esibì la migliore interpretazione e tutti quanti lo applaudirono convinti.
Dietro la cassa il padre del titolare, stava seduto in silenzio, ma attento ad ogni performance. L’attore si avvicinò e vistolo tanto interessato lo invitò a cimentarsi anche lui nella recitazione del salmo. Il vecchio prese il libro e proclamò:
“Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce…”
Quando terminò, regnava un profondo silenzio e tutti i presenti stavano piangendo.
L’attore si avvicinò al vecchio e commosso gli disse: “Grazie, io ho recitato benissimo, ma tu quel Pastore, lo hai davvero incontrato.”
Possiamo sapere tutto di Gesù, possiamo parlarne quanto vogliamo…
Possiamo conoscere il Vangelo a memoria…
Ma se non lo abbiamo incontrato per davvero…