La fiducia è la porta di ogni relazione

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ma è davvero così?

“Ma tu ti fidi di me? Certamente! Dentro ciascuno di noi esiste un meraviglioso angolo accogliente aperto a chiunque voglia entrarci.”
Chiudere il mondo fuori perché qualche volta siamo rimasti delusi, feriti, traditi, ci condanna ad un isolamento esistenziale che ci farà perdere un mucchio di opportunità.

La vita è per chi ha coraggio, gli altri sono destinati ad estinguersi. Ci vuole coraggio e fiducia in se stessi e negli altri. Ma cosa significa esattamente fidarsi? Ce lo spiega con la solita competenza la “nostra psicologa” Tea Fabiana.

LA FIDUCIA
Fiducia nel senso etimologico, significa “atteggiamento positivo grazie al quale si confida nelle proprie e altrui possibilità e che produce un sentimento di sicurezza e tranquillità”.
Ma vorrei soffermarmi su altri aspetti di questo importante atteggiamento mentale.
In ogni relazione, da quella familiare a quella che si crea in contesti sociali e lavorativi, fino ad arrivare alla relazione sentimentale di coppia, la fiducia è il collante, il sigillo direi, che rende possibile la relazione stessa.
La fiducia in una relazione è come la firma sotto ogni contratto: se non c’è tale firma il contratto non è valido. Quando si tradisce o si perde la fiducia in qualcuno, la relazione, qualunque essa sia, si sgretola fino ad interrompersi .
Avere fiducia, inoltre, ci permette di confidare nelle nostre potenzialità e di utilizzarle al meglio, perché ci apre agli altri, consentendoci di avere uno scambio di esperienze ed emozioni che ci arricchiscono. Per questo è una energia circolare che passa per ognuno di noi e che laddove si interrompe crea uno squilibrio completo.
Fidarsi è la premessa per il proprio e altrui benessere: se non hai e non dai fiducia non puoi amare ne’ ricevere amore, la fiducia è la porta dell’amore.
Avere fiducia non è mai una scelta: è insita in ognuno. Il bambino si fida, e dunque si affida in modo naturale alle figure che sono per lui vitali, indispensabili alla sua sopravvivenza. Nella sua evoluzione sa che deve fidarsi di se stesso e degli altri per imparare a muovere i suoi passi. Il bambino segue il suo istinto e si fida di chi ama in maniera incondizionata. Dunque la fiducia è connaturale, non si impara né si insegna: eppure si perde! Esperienze negative, destabilizzanti e ripetute nel tempo, minano la nostra fiducia rendendoci vulnerabili, prevenuti. Ci fanno perdere ogni slancio spontaneo e naturalmente aperto e amorevole, creando barriere e muri di incomunicabilità. È terribile perdere l’amore di una persona, ma è ancora più terribile perdere la fiducia di chi amiamo. Si può accettare e metabolizzare un amore finito, ma è davvero difficile superare i tradimenti e le manipolazioni di chi sfrutta la nostra fiducia. È difficile trovare un equilibrio quando qualcuno non si fida di noi, rendendoci indegni e facendoci perdere valore, ma è altrettanto destabilizzante perdere la fiducia di qualcuno, specie di chi amiamo, perché ci rende sospettosi, prevenuti, chiusi, aridi, bui e depressi!
No, non è concepibile restare al fianco di chi non ci fidiamo. Neppure vivere con chi non si fida di noi. Sarebbe come rimanere confinati in recinti di ferro da dove non è possibile guardare ciascuno il mondo interiore e intimo dell’altro per coglierne la parte più vera. Isole di diffidenza in relazioni ormai aride e prive di significato.

Tea Fabiana

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