Una terribile “metànoia” (un vero lavaggio di cervello) Cristo la chiede quando ci presenta quello che io non esito a definire il più sacro dei doni di Dio Padre, voglio dire il sesso. A parer mio, è il più formidabile scoglio, l’ostacolo più duro per chi vuole iniziare un dialogo con lui. Si tratta della realtà sulla quale egli, in perfetta sintonia col Padre, sembra particolarmente allergico e assolutamente deciso a non scendere a compromessi.
Non è un mistero che riguardo al sesso la Chiesa cattolica ha una morale particolarmente rigida. La cronaca degli ultimi anni è troppo chiara ed evidente. La reazione alla “Humanae vitae“, ai decreti circa la masturbazione e l’omosessualità, i rapporti prematrimoniali, la fecondazione artificiale, da parte di tutti, vescovi e teologi cattolici compresi, è cronaca dei nostri giorni.
La ragione, a parer mio, è evidente: noi uomini, cattolici compresi, guardiamo al sesso solo dal punto di vista naturale e sperimentale e lo troviamo solo come dono di Dio per la riproduzione. In natura infatti il sesso si presenta come mezzo di riproduzione e non solo nell’uomo ma in ogni essere vivente, vegetali compresi. Insomma, nella nostra esperienza, il sesso è concretizzato nella genitalità maschile e femminile con le conseguenze anatomiche, fisiologiche e psicologie.
S. Agostino afferma che la donna fu creata da Dio esclusivamente per la procreazione. Cristo nella Rivelazione ci fa sapere che il Padre, in lui e in vista di lui (Col.1,16) ha creato il sesso principalmente per ben altro fine e che la genitalità, con conseguente capacità di procreare, è un fatto del tutto secondario e limitato solo alla vita presente. Insomma la procreazione non è il fine principale per cui Dio crea il sesso nell’uomo.
Effettivamente per la nostra esperienza, compresa quella scientifica, sul sesso non ci risulta altro.
Però noi cristiani, e i cattolici in particolare, non dobbiamo dimenticare che noi uomini siamo previsti da Dio, in Cristo, prima della creazione del mondo (Ef.1,4-6) e, come abbiamo già notato, siamo stati creati per mezzo di lui e in vista di lui.
E’ proprio in vista di questo che io, cattolico romano, affermo e ripeto quanto ho già detto: Nel sesso, secondo il progetto originario di DIO in Cristo, la procreazione, con l’annessa genialità, è un fatto del tutto secondario.
Capisco bene che per qualche lettore questa affermazione può essere più traumatizzante dei succitati documenti e perciò prego costui di seguirmi.
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La concezione cristiana della sessualità
Tratto da "Cristo Inedito" l'unico libro, piccolissimo, in cui viene sintetizzata l'enorme esperienza teologica di Padre Nicola Verga.