I nuovi Vizi dell’era moderna

I vizi capitali secondo la dottrina cristiana sono sette. Ira, superbia, invidia, lussuria, gola, avarizia, accidia. Cosa significano, bene o malelo sappiamo tutti perché tutti ne possediamo almeno un poco di ciascuno. Strettamente parlando non sono peccati, ma frutto del peccato che ci porta a inclinazioni negative, cattive abitudini consolidate che si impossessano di noi e ci privano della libertà di essere davvero noi stessi.
Quante sono queste inclinazioni negative? Tantissime. Infatti nel numero di quelli considerati gravi e per questo “capitali” non sono citate la vanità, l’orgoglio, la paura, la vigliaccheria e tantissime altre disposizioni dell’animo umano che non sono proprio positive.
A queste voglio adesso aggiungere nuovi vizi, chiamiamoli “dell’era moderna”, perché sono frutto del benessere, dell’opulenza e della globalizzazione che appiattisce le personalità di ciascuno di noi.

consumismoIl consumismo: Tutti noi cresciamo con un sistema di vita che ci invoglia ad avere tutto quello che viene considerato l’ultima moda. Infatti a volte pensiamo che per rendere felici i nostri figli è importante che essi abbiano i cellulari, i computer o i videogiochi che fanno tendenza. Ciò che rende il consumo un vizio non è l’acquisto di oggetti ma l’averli con una mentalità nichilista, una parola molto grossa, che indica la sistematica distruzione di un prodotto per far posto ad uno nuovo. Sappiamo infatti che tutto ciò che il consumatore acquista viene prodotto dai media con la pubblicità. Questa promessa sottintesa nel possesso degli oggetti, trasforma i cittadini in consumatori accaniti, perché propone modelli di vita, sogni e tanta felicità. In parole povere sono tutte illusioni per invogliarci ad acquistare. Il risultato di tutto ciò è l’avere la casa piena di cose superflue quanto inutili.

Il conformismo: E’ ciò che fa funzionare il nostro sistema tecnico-economico; esso insieme all’opportunismo vanno di pari passo, perché trovarsi dalla parte giusta al momento giusto è ciò che conta. Essere se stessi non ti porta lontano. Sapersi adattare al mondo che cambia è fondamentale per non restare indietro mentre tutto avanza. Per questo ci rende tutti un po’ omologati a questo sistema di vita, perché ci non dà la possibilità di essere se stessi, ma soprattutto liberi di potere scegliere il proprio stile di vita .

La spudoratezza: Un vizio molto diffuso oggi è la spudoratezza, vale a dire presentare se stessi in pubblico raccontando la propria vita oltre ogni discrezione e riservatezza. Quindi diventiamo un prodotto commerciale dove nulla debba restare nel segreto del proprio io: l’importante è offrire un’immagine di sé accattivante, possibilmente bella e interessante. La società di oggi ci insegna che tutto di sé debba essere raccontato, pubblicizzato e messo in piazza. Un narcisismo che unisce gente comune e classi dirigenti. Infatti pubblicizzare la propria immagine e raccontarsi in pubblico, è diventato un atto di coraggio privo di qualsiasi pudore.

La cafoneria: I cafoni sono quelle persone che ignorano le più elementari regole della cosiddetta buona educazione. Costoro sono convinti che vivere civilmente sia un’inutile attentato alla loro libertà, spontaneità e praticità. In altri termini essi ritengono opportuno comportarsi in modo rozzo e arrogante piuttosto che gentile ed educato. Il cafone si riconosce nell’essere un maleducato. Per lui, il prossimo, non esiste. Infatti la prima cafoneria si respira in famiglia, dove i genitori si esprimono in modo volgare e i figli seguendo l’esempio non potranno che esprimersi nello stesso modo. Il cafone o maleducato non è in grado di relazionarsi con gli altri, perché il suo modo di fare impoverisce la sua capacità di amare e di donarsi. Per questo non è in grado di comprendere, che solo con gli altri si può vivere meglio.

 Caterina Scordo

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