Dio? Meglio se rimane un mistero

Perché credo che ogni qualvolta tentiamo di dargli un volto o, peggio ancora, di parlare in suo nome o di pretendere di leggere il suo pensiero, non facciamo altro che ingabbiarlo con le nostre categorie mentali, per potere affermare: ecco questo è Dio.
Una volta che Dio viene svuotato dal suo stesso mistero ognuno pretende di conoscerlo e di farsi la propria immagine, gli mette in bocca quello che desidera per se stesso o per la propria comunità. Qualcuno lo invoca come protettore di interessi particolari, un altro per sconfiggere il nemico, un altro per manipolare le coscienze e un altro ancora per garantirsi l’immortalità. Ognuno crede di possedere la copia autentica e di farne il proprio vessillo per alcune battaglie che dovrebbero (invece) essere combattute sul terreno delle libertà e dei diritti.
Può anche darsi che Dio si nega perché non vuole né essere posseduto né tanto meno appartenere a nessuno in particolare. Finché i cattolici penseranno di racchiuderlo dentro un tabernacolo, finché gli Ebrei si ostineranno a cercarlo dentro le sinagoghe e finché i musulmani volgeranno il proprio sguardo solo verso la Mecca, non ci sarà mai spazio per l’immaginazione, la sola che può permetterci di sperare che Esso si trovi accanto ad ogni essere umano: non tanto per proteggerlo – perché in questo caso ci chiederemmo con quale sadica dissociazione protegga gli uni e non gli altri – ma per condividerne le gioie e le speranze, i dolori e le sofferenze.
Qualcuno diceva che Dio era morto, qualche altro dice che è scomparso dagli orizzonti dell’uomo, qualche altro ancora direbbe che sta diventando il sale di ogni discussione. Nello svelarsi tramite Gesù Cristo, Dio non ha risolto il problema esistenziale dell’uomo perché ha dovuto imbattersi nelle attese variegate e contraddittorie dell’essere umano che invece di mettere in pratica i suoi insegnamenti ne ha fatto un taumaturgo capace, attraverso le arti magiche, di risolvere i suoi problemi.
Forse sarebbe il caso di restituire Dio al proprio mistero.
Dio non si manifesta come il sole perché sa che la sua vista ci accecherebbe. Forse si è inventato la luna per non lasciarci completamente al buio durante la notte e ha piantato, durante le ore dello scoramento, il seme di una prossima alba.

Giuseppe Compagno

1 COMMENTO

  1. Un articolo molto interessante che tocca una verità non abbastanza capita da chi pratica le religioni. Dio è tale se evitiamo di chiuderlo all’interno di preconcetti e convinzioni di parte o di campanile. Grazie per avercelo fatto ricordare.

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